Costruisco dispositivi composti di materiali poveri legati al mondo dell’edilizia e dell’agricoltura come
cemento, ferro, legno, reti agricole, ma anche tessuti, gesso e vetro, chiamati raccontare un mondo super-
naturale.
Il territorio mi suggerisce elementi, indizi utili a comporre una nuova metrica che esprimo attraverso
un linguaggio scandito dal rapporto con la materia.
In “Plastica rurale 2”, attraverso l’intersezione di quattro
lastre composte da resina e tulle, prende forma una superficie di plastica dai tratti infantili e brutali.